Rubrica a cura della 

Dott.ssa Silvana Cum

Dietista

Centro Diabetologico Trieste (ASUGI)

CETRIOLI

I cetrioli (Cucumis sativus) sono piante erbacee annuali appartenenti alla famiglia delle Cucubitaceae. Sono originari dell’India e hanno più di 3000 anni di storia.

Dal punto di vista botanico vengono raccolti ancora immaturi da giugno a settembre.

Ne esistono di diverse varietà, tutte caratterizzate da aroma e sapore simili, tipicamente “di cetriolo”.Le differenze tra una varietà e l’altra si riducono a livello di note amare e alla croccantezza sotto i denti. La consistenza e il sapore rinfrescante rendono i cetrioli ideali per decorazioni e insalate: provate ad accompagnarli ad alimenti dal sapore acido, noterete con stupore che il tipico sapore amarognolo si attenuerà notevolmente. Formaggio di capra, yogurt bianco e aneto sono così ottime soluzioni per valorizzarne il gusto, esattamente come i cetriolini sottaceto sono accompagnamenti vincenti con i paté più grassi, gli affettati e i panini più pesanti.

La conservazione dei cetrioli sott’aceto è una tecnica antica che prevede la fermentazione del vegetale in aggiunta di sale e, a volte, zucchero. Se, da una parte, questa tecnica permette di aumentare la conservabilità dell’alimento, dall’altro potrebbe indurre nel consumatore poco attento un abuso di sodio. Un consiglio è quello di sciacquare bene sotto l’acqua corrente il prodotto prima del consumo per eliminare l’eccesso di sale.

Dal punto di vista nutrizionale i cetrioli contengono pochissime calorie (15 kcal/100 g), tanta acqua (96.5% del peso), 1.8 g di carboidrati, prevalentemente semplici, tracce di grassi e proteine. L’apporto di fibra è pari a 0.6 g ogni 100 g di alimento. Nonostante il contenuto di micronutrienti sia mediamente inferiore ad altre verdure, il cetriolo fresco è una buona fonte di tiamina, vitamina B6, folati, acido pantotenico, potassio, magnesio, fosforo, rame e manganese. Rilevante anche la presenza di vitamina C e vitamina K, concentrate soprattutto nella buccia esterna.

Se fate parte di quella fetta di popolazione che non lo digerisce, provate ad eliminare la buccia, tagliarlo a rondelle sottili, salarlo e lasciarlo in un colino per almeno mezz’ora. Questo aiuterà ad aumentarne la digeribilità.

SUGGERIMENTO SMART. I cetrioli sono ricchi di acqua e poveri di calorie, perfetti per dissetarsi durante i caldi pomeriggi estivi. Accompagnateli con pomodori, cipolla, olive, feta e pane fresco…e il pasto è servito.

Non dimenticatevi che possono rappresentare anche un valido snack ipocalorico, quindi usateli come merenda tra un pasto e l’altro.

PESCHE

L’estate è la stagione della frutta: colorata, dolce, matura, gustosa.

Uno dei frutti più amati dagli italiani è sicuramente la pesca.

Si tratta del frutto del pesco (Prunus persica), albero appartenente alla famiglia delle Rosacee e originario della Cina. Nell’antico Egitto la pesca era il frutto sacro di Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia: è per questo motivo che, ancora oggi, le guance dei bambini sono paragonate a questo frutto dalla forma tondeggiante e dal colore rosso-arancione.

Attualmente Spagna e Italia sono i maggiori produttori mondiali. Le pesche possono avere polpa gialla, leggermente fibrosa, o bianca, pastosa e morbida. Sono di stagione da giugno a settembre.

Dal punto di vista nutrizionale, 100 g di pesche contengono 30 kcal, 0.8 g di proteine, 6.1 g di zuccheri semplici e 1.6 g di fibra alimentare. Apportano quantità mediocri di vitamina C, importante per la sintesi del collagene, e vitamina A, alleata della salute dei nostri occhi, della pelle e delle mucose. Il colore giallo della loro polpa, inoltre, segnala la presenza di beta-carotene, un importante pigmento con funzione antiossidante. Tra i minerali, spicca il potassio, micronutriente che partecipa alla contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, e che regola l’equilibrio dei fluidi all’interno e all’esterno delle cellule. Il potassio contribuisce anche a mantenere normali i livelli di pressione arteriosa contrastando gli effetti negativi del sodio, di cui le nostre diete occidentali sono ricche.

Le pesche sono fonti di salicilati e possono scatenare pericolose reazioni pseudoallergiche.

SUGGERIMENTO SMART. Il consiglio è di consumare le pesche fresche, magari per merenda, evitando quelle sciroppate o disidratate, molto ricche di zuccheri semplici.

Ringraziamo “Il Pais” e in particolar modo a Alessia, Marta, Simone e Zani Piasenzotto

Tag:             

PROSSIMI EVENTI