Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina.

L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule del pancreas, che provoca l’ingresso del glucosio circolante (derivato dalla digestione del cibo) all’interno delle cellule, dove viene utilizzato come fonte di energia.
Se il pancreas non produce una quantità sufficiente di insulina o se gli organi bersaglio (muscolo, fegato, tessuto adiposo) non rispondono in maniera adeguata all’ormone, il corpo non può utilizzare il glucosio circolante come fonte di energia e il glucosio resta nel sangue, dove i suoi livelli diventano sempre più alti (iperglicemia).

La maggior parte delle persone con diabete di tipo 2 presenta entrambi questi difetti:

  • insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas (deficit parziale di insulina)
  • inadeguata risposta all’insulina (insulino-resistenza).

Questo causa da una parte un “affamamento” delle cellule dei vari organi che vengono private dell’energia necessaria al loro funzionamento; dall’altra, l’eccesso di glucosio circolante provoca una serie di danni a carico di vari organi ed apparati, in particolare al sistema cardio-vascolare, agli occhi, alle arterie e ai nervi delle gambe, ai reni, al cervello. Il diabete di tipo 2 rappresenta il 90-95% di tutti i casi di diabete.

Si presenta in genere in età adulta (i 2/3 dei casi di diabete interessano persone di oltre 64 anni), anche se negli ultimi anni, un numero crescente di casi viene diagnosticato in età adolescenziale, fatto questo correlabile ad aumento dell’obesità infantile. Gli italiani affetti da diabete di tipo 2 sono il 5,5% della popolazione, cioè oltre 3 milioni; si stima che a questo numero possano aggiungersi 1 milione di persone, che non sanno di avere questa malattia.

Segni e sintomi del diabete di tipo 2

I sintomi caratteristici del diabete di tipo 2 sono meno evidenti rispetto al diabete tipo 1. La malattia rimane silente per parecchio tempo e i sintomi si sviluppano in modo più graduale e lieve e quindi sono più difficili da identificare.

Possiamo riscontrare:

  • sete intensa e frequente bisogno di urinare (anche a tutte le ore)
  • aumento dell’appetito
  • perdita di zuccheri nelle urine (glicosuria)
  • senso di affaticamento e vista sfocata
  • aumento delle infezioni genito-urinarie (cistiti ecc.)
  • taglietti o piccole ferite che guariscono più lentamente
  • nei casi più manifesti, disfunzione erettile nei maschi e secchezza vaginale nelle donne.

Diagnosi del diabete di tipo 2

La diagnosi di diabete si fa attraverso gli esami del sangue. I test basilari sono:

  • la glicemia al mattino dopo almeno 8 ore di digiuno: valori uguali o superiori a 126 mg/dl sono considerati diabete
  • emoglobina glicata (HbA1c): dà una valutazione media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi. Se superiore a 6,5% può indicare la presenza di diabete
  • test da carico orale di glucosio: dopo la valutazione della glicemia, viene fatta bere una bevanda contenente 75 grammi di glucosio: una glicemia a distanza di 2 ore uguale o superiore a 200 mg/dl, indica la presenza di diabete
  • valori di glicemia uguali o superiori a 200 mg/dl riscontrati nell’arco della giornata devono far sospettare la diagnosi di diabete.

Fonte: Ministero della Salute

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